mercoledì 17 dicembre 2014

Big Joe and Phantom 309







vabbè, non è aria di scrivere racconti di natale ma qualcosa la posso fare. vi propongo la mia versione di Big Joe, una canzone che il vecchio Tom si giocava dal vivo quando era ora di averci un racconto che facesse correre i brividi tra le femmine delle prime file. e pure tra tutti gli altri ma a me e Tom ci son sempre piaciute le femmine delle prime file che le percepiamo anche senza guardare e degli altri ce ne fottiamo. magari ci sono anche degli errori nella mia versione, sono uno che ha il dono dell'errore sempre, ma io me la canto così quando la sento. salite in cabina che guido io.

prima di leggere fai andare la canzone. tutto ti devo dire.









Insomma, m’è capitato di trovarmi di nuovo sulla costa orientale
Qualche anno fa, giusto per guadagnarmi un po’ di spiccioli
Come fanno tutti, avete presente come gira certe volte
Ma i tempi diventarono duri da reggere e mi toccò una merda di jella maledetta
Mi scassai il cazzo di andarmene in giro
E presto me la feci a tornare verso la mia città.
Presi passaggi per qualche miglio
Nei primi due giorni
E mi feci l’idea che in un paio di settimane sarei arrivato a casa
Se mi diceva di culo.
La terza notte però rimasi a bordo strada
Dalle parti di un cazzo di crocicchio freddo e sperduto
E mentre anche la pioggia cominciava a versare la parte sua
Stanco, affamato e preso a morsi dal freddo
Vidi i fari di un autotreno
Far luce sulla collina.
Immaginatevi il mio sorriso
Quando distinsi i compressori dei freni che si azionavano.
Saltai in cabina
Già gustandomi il calduccio che doveva esserci lì dentro.
Al volante, no dico al volante, c’era uno enorme
Tipo una bestia da duecento chili
A sentire la stretta di mano da gigante.
Con una ghignata mi disse
“Il mio nome è Big Joe
e la bestia che mi tengo sotto il culo è il Phantom 309”
gli domandai perché avesse chiamato il camion così
ed quello si girò dalla mia parte e disse
“Perché non troverai un camionaro su questa tratta e pure sulle altre
che potrà mai dire senza vergogna
di aver visto qualcosa di più delle luci posteriori
di Big Joe e del Phantom 309”.
Così per buona parte della nottata andammo e parlammo.
Avevo le mie storie e Big Joe le sue
E mi fumai quasi tutte le sue Viceroys
Mentre Joe viaggiava come uno fuori bolla sul serio
E, cari miei, il cruscotto era tutta una luce
Tipo i vecchi flipper Madame la Rue.
Fino a quando apparvero all’orizzonte in maniera che mica mi spiego troppo bene
Le luci di una stazione di servizio per camionari.
“Ragazzo, scusami, ma penso che tu debba scendere qui
Ho una deviazione da fare un po’ più avanti”
E che mi si danni l’anima se non mi lanciò una monetina
Da dieci
E a voce bassa
“Vai in quel bar ragazzo e prenditi un bel caffè
alla salute di Big Joe”
e così mentre Big Joe e il suo Phantom 309
venivano inghiottiti dal buio
e attorno non c’era un cristo di nessuno
m’avviai al bar
e ordinai una tazza di caffè nero dicendo
“questo lo offre Big Joe”
Immediatamente nel locale si fece un silenzio di quelli
Che puoi sentire le gocce cadere dai rubinetti che perdono in cucina
E il barista perse colore in faccia
“Problemi? Ho detto qualcosa di sbagliato?” dissi con una smorfia
“Niente Ragazzo, capita spesso ‘sta cosa qui.
Vedi tutti i camionisti qui conoscono Big Joe.
Ma è meglio se ti racconto cosa capitò una decina di anni fa
Proprio a quel crocicchio freddo e sperduto
Dove Joe ti ha caricato.
C’era uno scuolabus riempito a scoppiare di bambini
Che tornavano da scuola
E se ne stava in mezzo alla strada
Quamdo Joe arrivò giù dalla collina
E sarebbe stato un massacro se Joe non avesse dato di sterzo
andando a finire la sua corsa in un fosso
Da queste parti dicono che scelse di crepare per salvare i bambini
E proprio quell’incrocio freddo e sperduto
Fu il finecorsa per Big Joe e il suo Phantom 309.
La cosa divertente è che ogni volta che la luna chiama pioggia
Dicono che Big Joe si fermi a caricare qualcuno, come è capitato a te.
Ascolta ragazzo” mi disse “prendine un'altra tazza che offre la casa
E vorrei che questa moneta da dieci
La portassi con te
Tienila stretta
Come fosse un souvenir,
Il souvenir di Big Joe e del Phantom 309”.






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