giovedì 1 marzo 2018

è la gente che fa la storia









e la gente, perchè dice che è la gente che fa la storia. fanno i corsi serali di degustazione di vini e poi dicono cose tipo "un retrogusto di sella di mustang bruciata e pannocchie peruviane limacciose conservate in un astuccio di violino" facendo schioccare la lingua sul fiotto di tavernello che il gestore della pizzeria ha travasato nella bottiglia di pregio. e fumano la sigaretta elettronica e scopano on line e quando viaggiano lo fanno con un'agenzia che pensa a tutto e comprano le attrezzature, tutte le attrezzature, da decathlon e si sentono come dei playmobil che cambiano cappello e cambiano avventura. non bevono alle fontanelle per strada e hanno un megafiltro montato sul rubinetto della cucina. vanno a vedere i film giusti per il gusto di farsi vedere mentre entrano e escono dal cinema. questi qui vanno a votare. c'è armonia nell'universo.

e la gente, perchè dice che è la gente che fa la storia. dicono che non possono guardare che gli fa troppa impressione, dicono che non possono sentire che gli fa impressione. per fuggire questa impressione che monta a neve tengono fisso davanti agli occhi lo smartphone, la linea Maginot dell'immaginario collettivo.

e la gente, perchè dice che è la gente che fa la storia. odiano l'odore di fritto. odiano i ragni. odiano le macchie sulla camicia, se si macchiano la camicia danno fuori di matto e certi si fanno ricoprire da sostanze mortali e poi spazzolano con vigore per gridare poi "oh no, adesso è ancora peggio, guarda che alone". odiano l'alone. odiano le cacche di uccello sull'auto. odiano i ciclisti se sono in auto, le auto se vanno in bici. odiano i cani che corrono, i cani che abbaiano, i cani che cagano, i cani che sbavano, i cani che mordono, perchè a questi qui i cani li mordono. odiano i bambini che gridano, i bambini che cagano, i bambini che sbavano, i bambini che mordono, perchè a questi qui i bambini li mordono. odiano i saldi perchè scoprono di aver pagato il doppio il mese prima. odiano andare a votare e si turano spesso il naso. non si accorgono che stanno fuggendo il loro odore.

e la gente, perchè dice che è la gente che fa la storia. ridono quando a uno gli domandano alla tele quanti sono i senatori e quello balbetta e dice dei numeri a caso oppure grida che non ha tempo da perdere. ridono tutti, tutta la gente ride. chiediglielo alla gente quanti sono i senatori. loro non lo sanno ma ti dicono però mica mi presento alle elezioni. chiediglielo alla gente se quella che hanno in casa e gli fa funzionare il lampadario e la lavatrice, per non dire la televisione, è corrente alternata o continua. ma non sono mica io che andrò sulla sedia elettrica ti risponderanno. per questo votano. per non andare sulla sedia elettrica.

e la gente ci tiene agli italiani e alla tutela di quella razza lì che a dirla così e a pensarla così gli italiani sono come il barboncino o il siamese ma è meglio non pensarci e impegnarsi a far baluardo col petto per difendere la razza. E vogliono prima gli italiani che io a girare per strada e sui treni e al bar mi guardo attorno e penso son questi qui gli italiani che dovrebbero stare primi, un coagulo di umanità dolente ma mica peggio delle altre umanità sparse, coerente con quell’idea dell’umano universale che non è poi immagine così edificante ma conviene farsene una ragione e adattarsi piuttosto che inventarsi ideali da tenere alti come bandiere e bandiere da sventolare come panni puliti. Dicono prima gli italiani e votano per governare una nazione che si fonda sulla loro condanna. vestono anche divise e si sentono servitori di uno stato e giurano su qualcosa che non può appartenergli perché li condanna. Fanno vite da clandestini sugli scranni parlamentari fingendosi tessere di un mosaico democratico e sognando il regime. Ecco, voterei per dirgli che sono in accordo con loro e odio i clandestini, li odio ringuattati nelle pieghe del tempo in attesa di straziare la vena di qualsiasi libertà. Odiano la libertà e hanno nemici farlocchi mentre la vita gliela succhiano i loro capi che ballano la danza macabra sulla loro ignoranza crassa e le loro storie da indignarsi sui social e fare la vittima belante. Piangono con i denti che grondano sangue. questi votano fingendo, sono i peggiori.








Nessun commento:

Posta un commento